Associazione Coordinamento Solidarietà e Cooperazione

Salerno

mostra interattiva

Qui non ho visto nessuna farfalla

 

Le iniziative per il Giorno della Memoria 2008

prossimi appuntamenti e segnalazioni eventi

 

 

 

mauth97.jpg (21944 byte)A.N.E.D Bologna

VIAGGIO PER L'INCONTRO INTERNAZIONALE DEGLI EX DEPORTATI AL CAMPO DI MAUTHAUSEN

Bologna -Linz- Mauthausen- Gusen -Graz - Bologna 

9 -12 MAGGIO 2003 

giovani ed ex deportati a Mauthausen

9 maggio - venerdì

ore 6.00: partenza da Bologna - Stazione Autocorriere, Capolinea 25;

ore 12.00: sosta per il pranzo al sacco fornito dall'A.N.E.D.;

ore 15.30: visita al Castello di Hellbrunn;

ore 18.00: arrivo a Linz, sistemazione nelle camere, cena e pernottamento.

Serata libera

1O maggio - sabato

ore 7.30: prima colazione, partenza per la visita al campo di Mauthausen e Gusen;

ore 12.30: rientro in albergo per il pranzo;

ore 15.00: partenza per la visita al Castello di Hartheim, al rientro visita alla città con guida;

ore 19.30: rientro in albergo, cena e pernottamento.

11 maggio - domenica

ore 7.30: prima colazione e partenza per l'incontro internazionale al campo di Mauthausen;

ore 10.30: ritrovo di tutte le delegazioni italiane al monumento dedicato ai Caduti Italiani;

ore 12.30: partenza per Graza, sosta per il pranzo al sacco offerto dall'A.N.E.D.;

ore 18.30: arrivo in albergo, sistemazione nelle camere, cena e pernottamento.

Serata libera

12 maggio - lunedì

ore 8.00: prima colazione,  visita alla città;

ore 12,00: rientro in alnergo per il pranzo;

partenza per ' Italia con l'arrivo a Bologna previsto per le ore 22.30 circa.

Quota di partecipazione:€ 310,00

iscrizioni presso:

A.N.E.D. sezione di Bologna

via Pignattari 1, Bologna

tel. e fax 051 220488

Gonfalone.JPG (31094 byte)

il gonfalone della Provincia di Salerno

L'11 maggio una delegazione dell'Ass. Coordinamento Solidarietà e Cooperazione parteciperà come di consueto all'Incontro internazionale degli Ex Deportati che ogni anno si tiene in maggio al campo di concentramento nazista di Mauthausen.

In questa occasione delegazioni di ex deportati, studenti e rappresentanti istituzionali di tutti i paesi che sono stati oppressi dal nazismo si ritrovano per celebrare la vittoria della democrazia ed il ritorno della libertà, il rispetto e l'accoglienza del diverso, il rifiuto della guerra e la diffusione della cultura della pace

 

Fin dal suo inizio il progetto Diamo un Futuro alla Memoria ha stretto rapporti proficui di collaborazione ed amicizia con l'Associazione Nazionale Ex Deportati di Bologna.

Abbiamo intervistato Osvaldo Corazza, ex deportato al campo di Mauthausen e presidente della sezione bolognese dell’A.N.E.D.

Arrestato dai Tedeschi, Corazza viene deportato a Mauthausen ai primi giorni del gennaio 1945, compiendo 18 anni sul carro bestiame che lo portava al lager.

Quando è stato liberato, il 5 maggio del 1945, dopo aver subito indicibili sofferenze e privazioni, pesava meno di trenta chili.

Tornato a casa ha deciso di lavorare per il resto della sua vita allo scopo di non far dimenticare il sacrificio dei compagni che non ce l'avevano fatta, affinché la tragedia della deportazione nazi-fascista non diventasse inutile.

Domanda: Anche quest'anno saranno in molti a partecipare all'incontro internazionale di Mauthausen?

Risposta: Sì. Partiremo da Bologna venerdì mattina e torneremo il lunedì. Abbiamo accorciato il viaggio di un giorno riducendo così, anche il costo del viaggio stesso. Comunque non visiteremo solo il campo di Mauthausen ma anche ciò che resta di quello di Gusen nonché il Castello di Hartaim. L'ultimo giorno, poi, visiteremo Graz.

Domanda: Un momento importante è previsto anche per sabato sera. Cosa accadrà?

Risposta: Ci sarà un incontro con il Presidente della Regione Emilia Romagna e verrà raccolta la testimonianza di un compagno che è stato a Dora. La sua storia sarà poi raccontata in un libricino. Lo scopo è sempre quello di conservare la memoria. Sono sempre meno i testimoni ed è importantissimo che i loro racconti vengano diffusi.

Domanda: La presenza di molti giovani è fondamentale. Essi sono lo scrigno della memoria e il futuro del mondo.

Risposta: Noi ne siamo stati sempre convinti e abbiamo sempre considerato i ragazzi come destinatari del nostro lavoro. Raccontando loro ciò che fu la tragedia della deportazione speriamo che raccolgano la nostra memoria e che la tramandino a più persone possibili. Per loro abbiamo pensato ad una soluzione particolare.  Abbiamo ridotto il viaggio di un giorno (partiranno il 10 invece del 9 maggio) e di conseguenza anche il costo. In questo modo potranno prendere parte all'incontro più ragazzi. Un intero pullman è stato destinato a loro e altri quindici giovani sono negli altri pullman.

Domanda: All'incontro di domenica verranno da tutta Italia?

Risposta: Sì, interverranno moltissime persone e non solo Italiani. Ma noi di Bologna siamo molto fieri della partecipazione di una rappresentanza del sud. La presenza del gruppo del Progetto "Diamo un futuro alla memoria" va evidenziata perché il lavoro che essi portano avanti, io l'ho potuto costatare di persona, è notevole?

Domanda: Lei, signor Corazza, è sempre impegnato in prima persona?

Risposta: Finché ne avrò la forza questo è il mio impegno. Il mese scorso ho accompagnato dei ragazzi di una scuola a Mauthausen e ho fatto con loro la scala della morte. Ho fatto una fatica incredibile, ma ne è valsa la pena!

Particolarmente significativa è la cerimonia di commemorazione presso il Monumento ai Caduti Italiani alla quale partecipano, con i propri gonfaloni e rappresentanti istituzionali, Regioni, Province e Comuni, soprattutto del centro e del nord di Italia

Della delegazione salernitana, presente dal 1997, tra le pochissime del sud, farà parte anche Alessandro Longo, Consigliere Comunale delegato alla,Pace, Accoglienza ed Integrazione del Comune di Salerno, in rappresentanza della cittadinanza salernitana.

Domanda:Perché l'Amministrazione Comunale di Salerno ha deciso di raccogliere l'invito dell'Ass. Coordinamento Solidarietà e Cooperazione a partecipare all'Incontro internazionale di Mauthausen?

Risposta: Questa Associazione, attraverso il Progetto "Diamo un futuro alla memoria, è da anni impegnata con successo nella difesa e trasmissione della Memoria. Sono obbiettivi certamente condivisibili.

L'Amministrazione ritiene, infatti, importante, nell'ambito dell'impegno per la pace, articolare un percorso che parta dalla salvaguardia della memoria di quegli avvenimenti drammatici per radicare sempre di più quei valori fondamentali di giustizia, democrazia, uguaglianza e libertà che sono alla base della nostra Costituzione e che sono stati conquistati con la lotta di Liberazione, pagando un carissimo prezzo. 

La nostra presenza istituzionale a Mauthausen vuole ribadire, anche in un ambito internazionale, che quei valori sono patrimonio vivo del Sud e di tutta la comunità salernitana.

Domanda:Quali altre iniziative avete in programma?

Risposta:Oltre a quelle, già attuate ed in corso, di solidarietà internazionale in favore di popolazioni della Palestina, del Ruanda, di Orissa, in questi giorni stiamo per attivare il sostegno medico a distanza destinato a dieci bambini iracheni per un anno.

Un altro progetto nel quale mi sento impegnato in prima persona è la realizzazione della Casa della pace, così come approvato dal Consiglio Comunale nel luglio 2002. Potrà essere un luogo di coordinamento, sviluppo e sostegno di iniziative per la pace e, dotandola di strutture come biblioteca, videoteca, sale multifunzionali, di crescita civile per tutto il territorio

 

Il segno
giugno 1998
DIAMO UN FUTURO ALLA MEMORIA: DA SALERNO A MAUTHAUSEN
Mariella Rocco

Dall''8 al 12 maggio scorsi si e svolto il viaggio-premio del concorso Diamo un futuro alla memoria. I sette vincitori, Laura, Maria, Anselmo, Alessandro, Emanuela, Domenico e Yuri hanno vissuto un'esperienza non comune ma di alto valore formativo, quattro giorni intensi durante i quali momenti di grande tensione emotiva di sono alternati ad altri di meritata spensieratezza. La visita al campo di concentramento di Mauthausen ha costituito una vera lezione di vita e di storia che certo rimarrà impressa in loro più di tutto quanto abbiano fino ad ora potuto studiare. Lì al campo era facile leggere sui loro volti le emozioni che provavano. Per primo lo sgomento di fronte ad una realtà solo in minima parte immaginata, diventata ad un tratto tangibile e resa ancor più viva dalle testimonianze dei superstiti, poi la consapevolezza di dovere la loro libera vita di oggi, in particolare, alle migliaia di italiani che dentro e fuori dai campi hanno lottato, in ogni modo, per la dignità e la libertà del nostro Paese. Sensazioni che hanno trovato ulteriore conferma il giorno dopo, durante l'incontro internazionale degli ex deportati, in occasione del quale tutte le nazioni che hanno combattuto il nazifascismo si ritrovano nel commemorare i caduti e nel lanciare un forte messaggio di pace e solidarietà tra i popoli. In una atmosfera carica di commozione e di partecipazione, nella confusione di lingue e canti, gonfaloni e bandiere, parole e silenzi, sorrisi e lacrime, uomini e donne di ogni età riempiono di vita uno dei luoghi simbolo del più alto oltraggio all'umanità mai

perpetrato, affermando con la loro stessa presenza, più convincente di qualunque discorso, che la ricchezza ed il futuro dell'uomo stanno nell'incontro e nello scambio tra diverse culture, tradizioni, religioni. Un appuntamento che ha ritenuto non dover mancare, nonostante il disastro che ha colpito i comuni di Sarno, Bracigliano e Siano, anche la Provincia di Salerno, unica del Sud ad essere rappresentata istituzionalmente. Il presidente del Consiglio Provinciale Francesco Di Geronimo, accompagnato dal consigliere Luigi Gentilella, nel suo intervento dinanzi alle tante delegazioni dei Comuni, delle Provincie e delle Regioni italiane ha sottolineato l'importanza che l'Ente assegna ai valori di pace, libertà ed uguaglianza e soprattutto al loro radicamento nelle coscienze dei giovani.Di Geronimo ha poi ricordato la figura del preside della Scuola Media "Baccelli" di Sarno Gaetano Milone, scomparso nel fango che ha travolto Episcopio, il quale proprio in dicembre aveva promosso ed ospitato presso la sua scuola una seguitissima iniziativa del progetto Diamo un futuro alla memoria. Le conclusioni le hanno tirate proprio loro, Laura, Maria, Anselmo, Alessandro, Emanuela, Domenico e Yuri i cui pensieri non hanno fatto fatica a diventare parole ed impegno esplicito: "Noi non dimenticheremo.
Di questa memoria che ci appartiene saremo testimoni anche quando l'ultimo dei sopravvissuti sarà scomparso". E' il nostro impegno, vogliamo fortemente credere che possa diventare impegno di tutti, cittadini
ed istituzioni, per un mondo di liberi ed uguali.

 

mostre e iniziative

Anne Frank - Una storia attuale

Terezin - disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio

Non avevamo ancora cominciato a vivere - voci e immagini dai campi di concentramento per giovani di Moringen e Uckermark

 

La Rosa bianca - Studenti contro il nazismo

 

I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola

 

La Memoria per un futuro di Pace

A scuola col duce

Qui non ho visto nessuna farfalla

2006    2007

...Festa d'aprile!

La storia cantata - Parole e musiche della Resistenza

25 aprile 2003
25 aprile 2004

Teatro, convegno e musica per ricordare la Liberazione

Itinerari di libertà

I canti del '900:

spettacolo della S.M.S. Torrione Alto di Salerno

concorso